La conferenza tenuta da Giovanni Distefano, l’archeologo direttore del parco di Camarina, presso la sala lettura della biblioteca di via Zama, è stata seguita da un pubblico attento e numeroso. La manifestazione voluta dalla Pro Loco di Ragusa per far conoscere anche alla stampa i risultati del protocollo d’intenti firmato tra l’associazione turistica, l’assessorato regionale, il Parco di Camarina e la Intermed che avrà il compito di coordinare la logistica, ha raggiunto dunque gli obiettivi prefissati dimostrando l’amore che i ragusani hanno per il luogo che considerano come il punto di partenza della loro storia. Dopo una breve introduzione del presidente della Pro Loco Antonio Recca che ha ribadito il connubio indissolubile tra turismo e cultura, Giovanni Distefano ha affascinato i presenti con i racconti che si possono collegare ai ritrovamenti dell’archeologia subacquea di Camarina. Cosa si trasportava per mare nei primi secoli dopo cristo. Come si pagavano i prodotti, c’era una moneta unica valevole in ogni porto o era in vigore un cambio ufficiale? Forse è più probabile che commercianti si dovessero munire di un certo capitale in moneta sonante che in caso di difficoltà doveva essere lasciato in cassaforte. E così “il tesoro dei 6 imperatori” la raccolta di oltre 5 mila monete ritrovate a bordo di una nave naufragata di fronte a Camarina così come molti dei materiali usati dai marinai del tempo verranno esposti in due mostre programmate per il 2012 e 2013 a Copenaghen e Monaco di Baviera. Nella città tedesca inoltre è prevista, gia a marzo prossimo, una conferenza sugli stessi argomenti tenuta da Distefano, ospite della dott.ssa Gruber direttrice dell’istituto Italiano di Cultura a Monaco. Infine i rappresentanti della Pro Loco e del parco di Camarina hanno ufficializzato la loro collaborazione su un ambizioso progetto: la ricerca del teatro all’interno della antica cittadina greca. In base infatti a studi approfonditi e consci che, all’epoca, ogni insediamento greco di una certa importanza doveva per forza avvalersi dell’agorà e del teatro come strumenti di democrazia, nel prossimo mese di giugno si darà vita ad una campagna di scavi svolta con la collaborazione di una cinquantina di giovani laureati di tutto il mondo selezionati attraverso un preciso bando di gara. Insomma se si avrà un po di fortuna, in questa prima esperienza, scavando in una zona già individuata dagli esperti, si potrà riportare alla luce almeno qualche testimonianza della presenza, fino ad ora solo presunta, del teatro di Camarina. Sarebbe un risultato eccezionale sia dal punto di vista culturale che turistico promozionale.