Elmi per gli Uomini Elmi per gli Dei

Elmi per gli Uomini Elmi per gli Dei

Il famoso museo Pergamon di Berlino ha stretto, grazie alla Intermed srl, un protocollo d’intesa con la Città e la Provincia di Ragusa, finalizzato alla organizzazione dell’evento più importante del  2010. Si tratta  della  mostra Elmi per gli Uomini Elmi per gli Dei che riunisce  un buon numero di elmi e cimieri provenienti dal Tempio di Olimpia, che unitamente a quelli presenti nel Museo regionale di Camarina,  sono stati oggetto  di una esclusiva ed interessante esibizione svoltasi  dal 27 marzo al 28 giugno del 2010 a Ragusa.

Gli  elmi che servirono per i soldati della Magna Grecia, e quindi Camarina, sono simili  a quelli che erano consacrati per gli dei come ex-voto nei santuari  come ad esempio ad Olimpia.

A Ragusa,  sono stati  proposti 10 esemplari di straordinaria bellezza provenienti dal sacro tempio di Olimpia e da Camarina 4 antichi elmi in bronzo di epoca arcaica rinvenuti in un relitto di una nave affondata al largo di Camarina.

Sono pezzi di incredibile forza emozionale e l’abbinamento con gli elmi del Pergamon ha permesso a questi i patrimoni culturali siciliani di ottenere un adeguato riconoscimento internazionale.

“Lo scambio di reperti e opere fra prestigiosi enti culturali italiani e stranieri non può che arricchire di nuovi contenuti le collezioni dei nostri musei oltre a vivacizzare a articolare il dibattito scientifico e culturale fra gli studiosi di tutto il mondo”. Lo ha detto nel corso della conferenza stampa svoltasi  alla  Bit di Milano,  l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Gaetano Armao che ha poi aggiunto “Sarà la mostra-evento dell’anno – frutto di un accordo siglato fra la Regione Siciliana e il Pergamon di Berlino e al quale ha lavorato in questi mesi il  dott.  Giovanni Distefano, direttore del Museo di Ragusa e la Soprintendente di Ragusa Vera Greco. A loro il nostro plauso”.

Alla presentazione di “Elmi per gli uomini, per gli dei” hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci, l’assessore comunale alla cultura, Francesco Barone, il delegato al turismo, Filippo Angelica, il vice presidente della Proloco Mario Papa, e lo stesso direttore del Museo di Ragusa, l’archeologo Giovanni Di Stefano che ha spiegato ai giornalisti il valore scientifico della mostra che accosta gli esemplari in prestito da Berlino, fra questi quelli antichissimi del santuario di Olimpia, e di quelli trovati al largo delle coste siciliane e custoditi nei musei di Ragusa, Camarina e Gela.


L’esposizione temporanea di tale pregevole gruppo di cimieri da Olimpia ed altri esemplari, recentemente scoperti nel mare di Camarina (Sicilia),  è dunque servita dal punto di vista scientifico  a mettere a confronto elmi di fabbriche peloponnesiache e  balcaniche

E importante far notare che i reperti appartenenti alla prestigiosa collezione del Pergamon, sono stati  esposti, per la prima volta, al di fuori della Germania attirando  l’attenzione dei grandi media nazionali ed internazionali per la loro originalità e valore culturale.

 

La mostra sugli elmi  si  è avvalsa del contributo di Emergency, l’organizzazione umanitaria che offre assistenza medico-chirurgica alle vittime civili delle guerre con una mostra fotografica parallela a quella degli elmi – sinonimo di guerre pur lontane del tempo – che ha documentato gli orrori dei conflitti internazionali e civili in corso nel nostro pianeta.

Sponsor tecnico, invece, la compagnia aerea siciliana Wind Jet, che già effettua collegamenti da Catania e Palermo per Berlino, e che si assumerà il compito del trasporto aereo dei dieci elmi

La mostra è stata  visitata da oltre 18 mila persone  ed oltre ad essere un evento di grande livello è stata  una eccellente attrazione turistica per la Sicilia a  supporto alla promozione territoriale realizzata dagli enti locali.

 

L’appuntamento ragusano  ha avuto come  cornice  il cuore antico della città che,  insieme alla rinnovata piazza del Duomo e la stessa Cattedrale di San Giovanni, esalta lo splendore del barocco per il quale ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco nel 2002.

La mostra vera e propria ha goduto di  un allestimento scenico molto originale e  la presentazione ufficiale dell’evento è avvenuta  nel corso di una conferenza stampa svoltasi a  a Paestum, durante la Borsa del Turismo Archeologico alla quale ha partecipato il  Curatore del Museo Pergamon dott. Martin Maischberger  un  rappresentanti di Comune, e della Provincia oltre al direttore del Museo di Ragusa, dott. Distefano.   Dal Pergamon sono stati esposti , in prestito temporaneo, 10 esemplari di straordinaria bellezza che risalgono a varie epoche tra il VII ed il  I secolo a.C.e da Camarina i 5 elmi, in bronzo, di età arcaica (VII-VI secolo a.C) rinvenuti nel Mar Mediterraneo.
Un’occasione unica per ammirare dei pezzi estremamente rari e per focalizzare, non solo, le modalità d’uso di questi oggetti ma, anche, per stimolare riflessioni sulle tecniche costruttive, sulle decorazioni, sulla loro diffusione. L’eccezionale momento culturale, proposto e progettato dalla ProLoco di Ragusa,  realizzato dalla Intermed srl,  sotto la supervisione tecnica della Soprintendenza di Ragusa con il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed in collaborazione con la Provincia Regionale e la Città di Ragusa.